Misurarsi con il mondo della comunicazione, mettersi ogni giorno alla prova con immagini, parole, colori, testi: questo è il nostro lavoro. La sfida si gioca sul foglio bianco con schizzi a matita, slogan spontanei, mixati con appunti dell’ultimo minuto. Solo quando qualcosa in questo patchwork di A4 sembra catturare la nostra attenzione per la sua originalità, accendiamo i nostri computer per trasformare l’idea in brochure, pieghevoli, campagne pubblicitarie, strumenti di comunicazione che parlano dei nostri clienti. E per ognuno di essi l’idea si veste in modo diverso.

Bello! Come possono un segno che diventa un marchio o una serie di caratteri che formano un logo a creare emozione? È la forza creativa dell’estetica. Come scriveva Oscar Wilde: "L’estetica è più alta dell’etica. Appartiene a una sfera più spirituale. Discernere la bellezza di una cosa è l’approdo più bello a cui possiamo giungere". Se un marchio come segno estetico è capace di tanto potere noi abbiamo una grande responsabilità. Un logo che sia riconoscibile e rappresenti con forza comunicativa la propria realtà commerciale è fondamentale per ogni cliente che dell’immagine voglia fare un punto di forza. Lo studio e la realizzazione di un marchio e successivamente di una corporate è un lavoro minuzioso e articolato che richiede tempo e dedizione.

Sono passati 30 anni dal battesimo del termine internet e 20 dalla nascita del www. Da allora questo potente media di comunicazione è passato da pochi computer universitari collegati sperimentalmente a 5 miliardi di persone collegate in ogni istante. Oggi Internet non dorme mai e non si ferma mai. Prima di incontrare una persona, un'azienda, un servizio, per qualsiasi cosa cerchiamo informazioni nel web. Questo è il vero biglietto da visita dei tempi moderni: un sito, un profilo personale o aziendale in un social network, tutto parla di noi prima ancora di esserci incontrati fisicamente. La comunicazione virtuale è più reale che mai. Possiamo davvero raccontarci al mondo, ma dobbiamo farlo con professionalità. Per questo motivo la nostra esperienza ci ha insegnato che un sito internet o un applicativo web sono il risultato di un lavoro che non può essere delegato completamente ad un’agenzia di pubblicità, perché soltanto il cliente conosce bene la propria azienda e i propri prodotti. Noi possiamo trasformare questa conoscenza in comunicazione, mettendo in luce tutte le potenzialità che un’azienda ha, ma non sempre riconosce e valorizza adeguatamente.

Nel business i tempi stringono sempre di più. Il sogno di ogni azienda non è forse quello di far desiderare i propri prodotti il prima possibile, magari anticipando la produzione degli stessi? Se fotografare l'inesistente è impossibile, ecco che il potere della modellazione 3D può creare immagini o video di qualsiasi oggetto o idea. Per una brochure o un video serve un’immagine emozionale o un effetto speciale: la magia del 3D può darci immagini a 360° di un oggetto e addirittura entrare in esso per una visita virtuale. Oggi un filo sottile lega il mondo concreto alla realtà tridimensionale, basta saper infilare l’ago e modellarlo ad arte.

Oggi viviamo e respiriamo immagini in un sistema comunicativo globale dove tutto è condiviso, dove tutto si guarda e, forse, si legge velocemente, dove ieri è già vecchio. Ogni messaggio, che sia una e-mail, un post su un social network, un articolo su un blog, un tweet, una pagina pubblicitaria o altro, aumenta notevolmente il suo potere comunicativo se l’immagine è creativa ed originale. Fermare e raccontare emozioni: questo può e deve fare uno scatto fotografico o un video pubblicitario. In quei pochi secondi di attenzione concessi, le nostre immagini devono invadere il cuore e assalire la mente dell’osservatore. Ogni storia, prodotto o idea vanno raccontati con un format preciso e con giuste inquadrature. Tra un reportage ed uno still-life c’è un abisso stilistico, ma in entrambi il nostro modus operandi condivide pienamente la concezione estetica di Helmut Newton: "Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturar, tre concetti che riassumono l'arte della fotografia". Quando vogliamo creare emozione con le immagini usiamo lo stesso spirito creativo degli artisti di un tempo, che cercavano di far emergere dal loro dipinto la forza comunicativa del soggetto. Sul set entra in scena la magia,
si spostano luci, si posizionano riflettori, teli neri per oscurare sfondi, piccoli specchi tondi
che accentuano lucentezze nascoste: tutto questo collegato ad un filo tecnologico
si materializza in splendide luci e colori nei nostri monitor.

Concept è il termine che definisce maggiormente quello che succede quando il nostro pensiero disegna linee di matita su un foglio. Come un sarto che riporta con il gesso le linee tracciate sul modello di carta per dare forma al vestito, così ogni nostra idea prende vita in quei tratti di graffite nera. La semplicità e la purezza di schizzi disegnati contrastano con la potenza e la forza evocativa che essi riescono a trasmettere come concetto. Ogni tratto, ogni curva, ogni retta fa viaggiare la mente dell'osservatore verso la rappresentazione finale dell'oggetto o della forma che nascerà. Approvare un concept per noi significa dare il la ad un percorso creativo unico. Per noi solo un segno originale e inconsueto può stupire e soddisfare le esigenze comunicative del cliente.

Semplificazione e usability: in questi due termini si racchiude il metodo operativo e la ricerca concettuale che utilizziamo quando affrontiamo un problema di programmazione per risolvere esigenze aziendali. L’informatica è una scienza che si propone di raccogliere, organizzare, gestire e diffondere le informazioni tramite sistemi automatici di elaborazione dei dati: il nostro lavoro parte da questo assunto per operare nel vastissimo mondo dell’IT. I primi computer, nei grandi laboratori di ricerca, erano destinati esclusivamente al calcolo Scientifico. Oggi vengono utilizzati per diversi scopi e l'impiego più diffuso ormai non è più il calcolo, bensì la gestione dei dati e delle informazioni. Non ci sono limiti a quanto si può fare grazie ad un uso innovativo delle tecnologie, che oggi costituiscono l’IT. È un’opportunità enorme per rilanciare la propria competitività. Per farlo basta uscire dagli stereotipi e dagli schemi del passato e prendere atto delle straordinarie rivoluzioni che stanno accadendo sotto i nostri occhi. I programmatori di Genuine sono in grado di creare applicativi seguendo sei fasi di sviluppo: definizione dei requisiti per individuare con precisione il problema in base alle esigenze dell’azienda; analisi come interazione tra la soluzione proposta e l'ambiente per definire il “cosa fare”; progettazione dell'architettura generale della soluzione che determina il “come fare”; implementazione al fine di realizzare in dettaglio la soluzione e le possibili aggiunte future; testing, controllo di qualità e manutenzione.

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